L’essicatoio “Abegu” è una casetta in pietra e fango costruita al centro di un bosco di castagni; è formata da una parte inferiore, dove veniva acceso il fuoco, e da una superiore in legno “a-gre” chiamata graticcio, dove venivano depositate le castagne per l’essicazione.
Per far seccare le castagne si accendeva il fuoco e dopo 15 giorni venivano rivoltate; il fuoco doveva essere continuo, giorno e notte, senza fiamma viva per evitare di bruciarle. Lo scopo dell’operazione era la riduzione di peso del frutto e la sua conservazione.
La raccolta delle castagne era molto importante per l’economia della Valle Spinti. Negli anni precedenti alla seconda guerra il raccolto si aggirava intorno ai 2200 quintali all’anno (corrispondenti a circa 7000 quintali di castagne verdi). L’operazione durava più di 50 giorni e impegnava molta manodopera femminile (40-50) che proveniva dalle valli vicine o dalla pianura. Questo permetteva alle famiglie di affrontare il lungo inverno.
Il legname del castagno, detto anche albero del pane, veniva utilizzato nel campo delle costruzioni e come legna da ardere. Il frutto si consumava fresco (caldarroste, pelate baletti) mentre da quello secco si otteneva una farina alla base di diversi piatti: le trofie (poi condite con sugo di noci), il castagnaccio e altri tipi di dolce.
In concerto in questa sede
Questo concerto si terrà in un magnifico bosco di castagni; si consigliano calzature e abbigliamento adeguati all’ambiente.
Per raggiungere il luogo del concerto: usciti da Grondona seguire la SP 144 in direzione San Martino-Roccaforte; dopo circa 3,5 Km si raggiunge Località Ca’ Manuello. 200 metri prima dell’Essicatoio, sulla sinistra arrivando da Grondona, ci sarà uno spazio per il parcheggio delle macchine.
In caso di maltempo il concerto si terrà nella Chiesa Parrocchiale di Grondona
In collaborazione con la Pro Loco di Grondona e con il Circolo Culturale Ponte Vecchio.