Voluto dalla Società dei Nobili, il Teatro Municipale Monferrato viene costruito a partire dal 1785 su disegno dell’abate spoletino Agostino Vitoli.
La costruzione, disposta su quattro ordini di palchi e loggioni, è un vero gioiello di stucchi, dorature e velluti; inaugurato il 26 novembre 1791 con un’opera inedita di Vincenzo Fabrizio, intitolata “La moglie capricciosa”, il teatro viene chiuso durante l’epoca francese e poi sottoposto ad un radicale restauro interno durante il regno carloalbertino. Tra gli artisti che operano in teatro sono ricordati il pittore e intagliatore Leone Brizzi per le decorazioni e gli stucchi dei palchi; il pittore Angelo Moja per l’affresco delle Muse sul plafone e il più famoso Abbondio Sangiorgio (autore del monumento equestre di Carlo Alberto in Piazza Mazzini) per le Cariatidi del palco reale.
La riapertura avviene nel 1840 con “La Beatrice di Tenda” di Gaetano Donizetti (da ricordare che Beatrice era moglie del condottiero casalese Facino Cane). Nel 1861 il teatro viene ceduto dalla Società dei Nobili al Comune di Casale diventando più fruibile alla cittadinanza, ma una serie crescente di difficoltà (tra cui gli incendi) ne impongono la chiusura.
Durante l’ultimo conflitto è ridotto a magazzino, poi la chiusura definitiva fino ai recenti restauri, sostenuti dal Comune (progettisti gli architetti Fusari e Castelli); l’inaugurazione ufficiale si tiene domenica 4 marzo 1990 con una performance di Vittorio Gassman dal beneaugurale titolo “Brindisi per un teatro”.