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La collezione Bistolfi

Dal 2003 il Festival Echos segnala sui libretti di sala un tesoro artistico della provincia che occorre salvare, descrivendone la storia e gli interventi necessari per il recupero. Quest’anno, dedichiamo questo spazio alla Collezione Bistolfi.

Il Museo Civico di Casale Monferrato conserva ed espone la Gipsoteca dello scultore Leonardo Bistolfi (1859-1933). Sono circa 200 le opere allestite nelle sale al piano terreno dell’antico convento di Santa Croce, frutto della donazione del banchiere Camillo Venesio (1958) e di successive integrazioni.
Dopo la morte del nipote Andrea, ultimo erede che già in vita aveva concorso ad arricchire il patrimonio museale, nel gennaio 2021 si è giunti alla formalizzazione della donazione di Vanda Martelli vedova Bistolfi al Comune di Casale Monferrato della collezione di famiglia destinata al Museo Civico. Si tratta di un ingente patrimonio artistico e culturale che conta più di 250 sculture tra gessi, terrecotte, terrecrude, plastiline e bronzi; una cinquantina di dipinti e una vastissima collezione di disegni di vario formato racchiusi in album e cartelle, 35 taccuini, una fitta corrispondenza in entrata e in uscita, l’archivio familiare, e altri materiali di artisti a lui contemporanei, oltre una vasta biblioteca e una raccolta di riviste d’epoca.
Oggi tale patrimonio risulta valorizzato nel percorso di visita del Museo ed è conservato in una sala appositamente allestita come deposito visitabile.
Dopo la formalizzazione della donazione, molti materiali – come i gessi e i disegni – sono stati sottoposti a interventi di spolveratura e condizionatura per renderli idonei al loro ingresso in Museo ed essere alloggiati negli arredi appositamente acquistati.
Per realizzare queste operazioni sono stati coinvolte diverse professionalità che operano nell’ambito del restauro, ciascuna specializzata nelle diverse tipologie di materiali (carta, gesso, dipinti) e, contestualmente, sono state redatte scale di priorità per programmare veri e propri interventi di restauro.
Sebbene il museo abbia già intrapreso una prima campagna di restauro, l’eterogeneità e la vastità della collezione richiedono una continuità di programmazione e una disponibilità economica costanti per affrontare ancora molti altri interventi, che si differenziano sia per complessità esecutiva che per importi economici.

Maggiori informazioni sulla Collezione Bistolfi e sul Museo Civico di Casale Monferrato qui.