Novi Ligure
Tenuta la Marchesa

Alla metà del 1500 un immobile importante con una serie di arcate, la “cascina Sacca”, segna l’inizio della storia della Tenuta La Marchesa; circondato da terreni vignativi e coltivi, serve anche per il ricovero dei pellegrini che percorrono il nuovo ramo della Via Francigena che collega la pianura al porto di Genova.
Dopo un secolo lo stesso immobile cambia nome e diventa la cascina Saula, in onore dei Marchesi Sauli, nuovi proprietari non solo della cascina ma anche delle terre che la circondano comprese quelle che oggi fanno parte della Tenuta la Marchesa.
Il ramo di Novi Ligure dei Marchesi Sauli si estingue alla fine del 1700 con tre figlie. Due sono destinate a matrimoni importanti; l’altra, di nome Maria, viene messa in convento ma non vuole assolutamente essere la nuova monaca di Monza. Ottiene di uscire dal convento e gestisce le terre di famiglia, comprese quelle della Marchesa.
La storia dei Sauli si intreccia con quella di un’altra famiglia, i Corte, diventati nobili nel XVI secolo ai tempi di Lodovico il Moro. Costretti a fuggire da Milano, si stabiliscono nel ducato e un ramo viene a vivere a Novi Ligure; Giacomo Corte alla fine del 1700 chiede il permesso di costruire la Cappella degli angeli custodi alla Marchesa in sostituzione della Cappella della Saula, troppo piccola e lontana per assicurare la salvezza dell’anima dei contadini! Il nome della Cappella è lo stesso della cappella di famiglia Corte a fianco dell’altare maggiore della Collegiata di Novi Ligure.
La villa della Marchesa è stata già costruita ma il legame fra Giacomo Corte e Maria Sauli è ancora tutto da scoprire.
Siccome la storia crea ogni tanto delle curiose coincidenze un antenato dei proprietari attuali della Tenuta, Bartolomeo Giulini d’Arola, morendo giovane nel 1738 lascia un cospicuo patrimonio che comprende anche 10.000 lire d’oro prestate dai tutori dei suoi figli minori al Marchese Siro Corte di Pavia; è certo suggestivo pensare che con quella somma il Marchese Corte abbia acquistato la Tenuta la Marchesa, poi passata agli eredi.
Arrivano tempi duri. Napoleone, vittorioso a Marengo nel 1800, forse passa la notte alla Marchesa. Le grandi famiglie subiscono enormi perdite e non è un caso se Giacomo Corte, alla sua morte nel 1814, lascia solo debiti tanto che la Marchesa viene venduta all’asta e acquistata dai Pavese, la famiglia più importante della zona, attiva nel commercio della seta come testimoniato dai gelsi ancora presenti alla Marchesa e dal ricordo dei tralicci su cui si allevano i bachi da seta.
Passano gli anni e alla fine del 1800 i Raggio D’Azeglio acquistano la Marchesa e la Saula facendone parte di un latifondo di 2000 ettari che comprendeva tutta la zona del Gavi.
Dagli anni 80 del secolo passato la Marchesa con i Giulini ritrova l’antico splendore con le stesse terre del 1750 (76 ettari), la villa vincolata come monumento nazionale (con straordinarie collezioni d’arte del XVIII secolo), la cappella, la limonaia diventata museo del vino, il giardino all’italiana, il giardino di frutta ed erbe aromatiche, il giardino d’acqua al lago con le fioriture che si alternano fino a quella spettacolare dei fiori di loto.
L’antica “Cascina Saula” è diventata l’agriturismo della Tenuta La Marchesa, conservando nella facciata le tracce degli antichi archi ancora ben evidenti nella sala Monferrato, un tempo portico aperto. Oltre alle due sale ristorante l’agriturismo dispone di 12 camere con bagno e piscina.

Tenuta La Marchesa:
www.tenutalamarchesa.it – email: info@tenutalamarchesa.it – Instagram: tenutalamarchesa – Facebook: Tenuta la Marchesa – Tel.0143743362 – 3357618507

Concerto in questo luogo

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Trio Johannes

Sabato 8 giugno ore 17:30 | Novi Ligure, Tenuta la Marchesa

Come arrivare

via Gavi 87, Novi Ligure

Informazioni

Per info sulle modalità di ingresso:
info@festivalechos.it

+ 39 348 7161557 (attivo dal 15 aprile)

Per l’occasione, al termine del concerto la Tenuta La Marchesa curerà una visita guidata gratuita delle cantina e offrirà una degustazione dei suoi vini.

Si ringrazia la famiglia Giulini per la gentile collaborazione.